Elettrosmog

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.

L’elettrosmog» è una forma d’inquinamento di cui si è preso coscienza solo recentemente, ma i possibili effetti sulla salute umana, non ancora pienamente conosciuti, destano crescenti preoccupazioni nell’opinione pubblica. Ricerche realizzate da autorevoli medici e scienziati di tutto il mondo evidenziano, infatti, i rischi derivanti dall’esposizione prolungata a campi elettromagnetici generati sia da elettrodotti e impianti civili (basse frequenze), che da ripetitori della telefonia cellulare o da emittenti radiotelevisive (alte frequenze). I risultati degli studi stabilisdono l’esistenza di una relazione tra esposizione ai campi elettromagnetici ed insorgenza di malattie tumorali, in particolare quelle infantili. Evidenza, questa, contestata però da altre indagini scientifiche.

L’incertezza, associata ad un esponenziale aumento sul territorio di nuove fonti d’emissione, ha alimentato una sensazione di allarme sanitario favorendo la costituzione di comitati di cittadini che si oppongono all’installazione degli impianti o che richiedono lo spostamento di elettrodotti.

E’ quindi necessaria un’attività di corretta informazione supportata da un agevole accesso agli atti pubblici. Alla luce di tutto ciò, il Settore Politiche Ambientali della Provincia di Venezia ha avviato, con la collaborazione del Dipartimento Provinciale di Venezia dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.), un progetto finalizzato alla completa individuazione e caratterizzazione delle fonti di inquinamento elettromagnetico e dei Siti Sensibili presenti sul proprio territorio che ha anticipato la recentissima legge quadro sull’elettrosmog (L. 22 febbraio 2001 n. 36).

Il lavoro costituisce un primo significativo passo per la bonifica di tutti i siti sensibili a rischio della provincia di Venezia (scuole, asili e aree verdi), ma anche uno strumento fondamentale per la predisposizione di successivi piani di risanamento finalizzati alla tutela della salute e dell’ambiente, che il parlamento ha voluto estendere a tutte le destinazioni  residenziali e sanitarie.