«Grandi navi, fuori i progetti»
La Nuova Venezia - 19 maggio 2004 — pagina 33 sezione: Provincia
CAVALLINO. «La stazione marittima a Punta Sabbioni è un progetto ambizioso del quale dobbiamo valutare gli effetti sull’economia locale. Per ospitarla
Cavallino-Treporti dovrebbe crescere da un punto di vista della viabilità e delle infrastrutture». Il sindaco di Cavallino-Treporti, Claudio Orazio, espone alcune valutazioni in merito alla
proposta lanciata da Michele Vianello e Cesare De Piccoli, di spostare la stazione marittima veneziana alla bocca di Lido fermando così le grandi navi passeggeri prima di entrare in laguna. Un
progetto che verrebbe a costare 460 milioni di euro.
Un progetto che oltretutto potrebbe far evitare il Mose, rialzando i fondali al Lido e risolvendo di conseguenza il
problema delle acque alte. «E’ un po’ difficile dare giudizi su una cosa della quale non si conoscono ancora i particolari e le ricadute sul territorio - spiega il sindaco Orazio - finora non
c’era nulla di ufficiale in merito. Il punto di partenza sarà valutare se può essere una opportunità per il territorio o se si rivolta contro il nostro territorio, che non è per ora
sufficientemente infrastrutturato per una realizzazione di questo genere».
«Forse - prosegue il sindaco - prima di esporla, anche se è un’idea di persone autorevoli, sarebbe stato bene che ci fosse stato esposto il progetto nella sua interezza oltre a
sentirne parlare. A quel punto bisognerebbe studiare anche un minimo di viabilità interna che non riguarda solamente Punta Sabbioni ma anche l’allacciamento con le autostrade. Si tratta
sicuramente di un’idea che obbliga tutti a rifare i propri conti. Se ci sarà occasione di sviluppare la questione, sarebbe bene che fosse avvisata l’amministrazione comunale, per creare le
condizioni di consenso nel territorio a un progetto di così grande impatto».
Più o meno sulla stessa linea d’onda anche Giorgio Ballarin, uno dei fondatori del Comune. «Non sono mai stato contrario a priori alle idee nuove - puntualizza Giorgio Ballarin del
Movimento civico di Cavallino-Treporti - questa proposta del resto non mi pare malvagia. Devono però coinvolgere il Comune di Cavallino-Treporti perché, per la cronaca, Punta Sabbioni fa parte di
questa entità territoriale e non di Venezia. E’ miope e oggi quanto mai errato continuare a decidere da Venezia le sorti degli spazi del nostro Comune creato in base a una scelta dei suoi
cittadini. Se si parla di stazione marittima di Punta Sabbioni mi pare giusto coinvolgere l’amministrazione comunale mettendola in grado di fare una sua scelta. Comunque l’idea non è da buttar
via e potrebbe comunque essere interessante per lo sviluppo dell’economia locale».