No al porto di Punta Sabbioni

Verdelitorale critica il progetto per la marittima nel canale

CAVALLINO. «Un porto per navi da crociera nel canale di San Nicolò è irrealizzabile perchè mancano gli spazi di manovra e l'escavazione del Bacàn comporterebbe una corrente di un fiume in piena verso la laguna stravolgendo tutto il bacino Nord».

Il presidente degli ambientalisti associati a Verdelitorale, Gianluigi Bergamo, critica pesantemente l'ipotesi di un porto per le grandi navi passeggeri alla bocca di porto di San Nicolò.

«L’idea della costruzione di un porto a Punta Sabbioni», sostiene Bergamo, «sarebbe la morte della pineta Sic e di tutto il suo habitat e pure della spiaggia libera. La creazione del porto in fatti comporterà anche la creazione di servizi come parcheggi, magazzini, area passeggieri, area merci, cementificando tutta la zona. Se da questi interventi il cuore del porto ne uscirà valorizzato, l'indotto più esterno dell'intervento porterà solo un forte degrado».

«Altro punto negativo per Cavallino-Treporti», continua Bergamo, «sarebbe la viabilità quotidiana affaticata da arrivi e partenze. Per tutto l'anno saremo invasi da un vero e proprio fiume di autoarticolati di merci e servizi, con relativi smog e inquinamento, utili a caricare e scaricare le navi, capienti come piccoli comuni con a bordo anche oltre 5000 passeggeri. Da ricordare che una grande nave inquina con il suo scarico come 14.000 auto, quindi come portare una tangenziale di Mestre in laguna accanto ad un'area d’interesse comunitario e una zona patrimonio». (f.ma.)


02 febbraio 2013