La Nuova Venezia 10 Aprile 2012
La Nuova Venezia 10 Aprile 2012

PUNTA SABBIONI

«I pescatori vogliono il nuovo porticciolo»

 

PUNTA SABBIONI. «Il porto peschereccio di Punta Sabbioni l’abbiamo chiesto noi pescatori professionali al Magistrato alle Acque e al Comune già nel 2004. Si tratta di un’opera di cui potranno fruire anche gli ambientalisti per le loro attività». Antonio Gottardo, delegato di “Lega Coop Veneto - Settore Pesca”, risponde così alle critiche delle associazioni “Verdelitorale” e “Un mondo di gente” contrarie alla realizzazione del porto peschereccio da 27 milioni di euro sul lungomare San Felice. L’imponente realizzazione sarà realizzata dal Consorzio Venezia Nuova con i fondi del Cipe e prevede tra l’altro sul lungomare San Felice una rotatoria, un edificio a due piani, con copertura fotovoltaica, che ospiterà celle frigorifere, servizi informativi, ristorante con bar, oltre a uffici per le associazioni e un parcheggio sotterraneo. «Nel 2005», continua Gottardo, «è stata concordata e suggerita al Comune e al Magistrato alle Acque, la localizzazione dell’intervento e la dimensione dello stesso. È stato in seguito avallato lo studio di fattibilità e di inserire la trasformazione all’interno del Pat. Il progetto definitivo è stato valutato positivamente dai rappresentanti di categoria».

La struttura sarà composta da due moli con strutture fisse di misura complessiva di circa 290 metri con pontili interni sia galleggianti che fissi a secondo la grandezza delle imbarcazioni per 47 approdi per motopesca e 84 approdi per barchini. «L’opera», spiega, «è un’occasione unica di miglioramento per le imprese che potranno sviluppare quelle iniziative di valorizzazione delle produzioni, di tracciabilità e controllo delle stesse, di vendita diretta “a chilometri 0” e di sviluppo delle qualità ambientali. Il progetto rappresenta inoltre un elemento di qualificazione di tutto il fronte d’acqua che va da Punta Sabbioni a Forte Vecchio e può rappresentare una opportunità economica anche per gli altri settori economici dell’agroalimentare ed anche per l’associazionismo ambientale strutturato».

Francesco Macaluso


il gazzettino del 7/4/2012
il gazzettino del 7/4/2012
il Gazzettino 1.04.2012
il Gazzettino 1.04.2012

Porticciolo da 27 milioni «Scempio ambientale»

 di Francesco Macaluso

Punta Sabbioni. Verdelitorale boccia il progetto del Consorzio Venezia Nuova Il presidente dell’associazione: «Opera irreversibile e spreco di denaro»

 

PUNTA SABBIONI. «Realizzare a Punta Sabbioni una darsena di cemento armato fronte laguna da 27 milioni di euro per i pescherecci di Cavallino-Treporti è uno spreco enorme di denaro pubblico e un’opera irreversibile ad alto impatto ambientale». Il presidente dell’associazione ambientalista Verdelitorale Gianluigi Bergamo boccia senza appello il progetto denominato “Riqualificazione ambientale delle sponde dei canali lagunari interessate dalla presenza di ormeggi per imbarcazioni da pesca” approvato dal Magistrato alle Acque in accordo di programma con il Comune di Cavallino-Treporti con i fondi messi a disposizione dal Cipe per la realizzazione da parte del Consorzio Venezia Nuova.

I lavori, su un tratto di circa 300 metri del lungomare San Felice di Punta Sabbioni, potrebbero iniziare per fine anno se la Salvaguardia per i beni ambientali esprimerà parere positivo. Sarà realizzata una darsena che darà ricovero a 90 imbarcazioni del litorale tra pescherecci e barchini.

«Tutte le strutture e gli edifici descritti nel progetto della darsena saranno costruiti in cemento e non saranno rimovibili – spiega Bergamo – con un alto impatto verso l’ambiente lagunare della bocca di porto che in questo modo diventerà irreversibile. L’opera sarà realizzata, tra l’altro, nel punto più lontano rispetto alle necessità d’ormeggio delle imbarcazioni da pesca professionale. Oggi, infatti, a Punta Sabbioni sono ormeggiati solo due pescherecci mentre una decina sono a Treporti e oltre una ventina sono attraccati a Cavallino. Senza contare che il settore della pesca è sempre più in crisi con una diminuzione costante di operatori che rottamano i pescherecci per avere i fondi della Comunità europea. La situazione, quindi, non giustifica una spesa di 27 milioni di euro per la quale non si è potuto neppure indire bando europeo visto che il Consorzio Venezia Nuova ha la concessione unica».

«Il rischio – continua Bergamo – è che l’opera prima entri in concorrenza con la darsena Marina di Lio Grando, e poi, caduta la necessità di ricovero dei pescherecci per la loro diminuzione sul territorio, venga riciclata come darsena per tutte le imbarcazioni, andando ad aggiungersi inutilmente ad un’offerta di ormeggi già esistente e con un danno ambientale davvero grave».

Il progetto sarebbe scaturito da un censimento di pescherecci e barchini risalente al 2009. «Sarebbe bello sapere cosa ne pensano i residenti del lungomare San Felice» conclude Bergamo. Un referendum alle porte?

Francesco Macaluso

«Porticciolo, meglio in un’altra area»

 

PUNTA SABBIONI. «Col progetto Oasi, sulla stessa area del porticciolo e con molto meno denaro, si poteva fare turismo, promozione del territorio ed educazione ambientale per i giovani evitando di danneggiare l’ecosistema lagunare». Interviene anche Piero Pierotti, presidente dell’associazione «Un Mondo di Gente» nella polemica sollevata dal presidente degli ambientalisti di Verdelitorale, Gianluigi Bergamo, contrario al parere positivo in Salvaguardia del progetto del porto peschereccio da 27 milioni di euro.

«Il porticciolo, se necessario, andrebbe spostato in un’area più confacente - spiega Pierotti - visto che a Punta Sabbioni la connotazione è più turistica come area di ricezione e imbarco di turisti. L’idea del progetto Oasi nello stesso luogo era molto più oculata, prevedendo un centro ambientale per eventi culturali di pregio ed ostello ecologico per i ragazzi provenienti da tutta Europa per l’educazione artistica, culturale e ambientale. Un luogo di aggregazione - continua - punto di riferimento internazionale e valore aggiunto per la zona di Punta Sabbioni in linea con la sua vocazione turistica, porta della terra ferma affacciata verso Venezia».

Sarà largo 33 metri il nuovo bacino di ormeggio previsto nel progetto del porto peschereccio del lungomare San Felice, composto da due moli previsti con strutture fisse di misura complessiva di circa 290 metri. I pontili interni saranno invece sia galleggianti che fissi secondo la grandezza delle imbarcazioni.

Gli approdi per motopesca previsti saranno 47, mentre gli approdi per barchini 84. Un’ampia superficie è destinata nel progetto a carico e scarico delle imbarcazioni e a parcheggio. Sono parte del progetto del porticciolo approvato dal Magistrato alle Acque in accordo di programma col comune di Cavallino-Treporti, anche gli edifici per la manutenzione delle imbarcazioni ed un edificio a due piani.

L’intervento verrà realizzato dal consorzio Venezia Nuova con i fondi del Cipe prevede inoltre sul lungomare San Felice una rotatoria, un edificio a due piani, con copertura fotovoltaica, che ospiterà celle frigorifere, servizi informativi, ristorante con bar, oltre ad uffici per le associazioni di categoria ed un parcheggio sotterraneo.

Francesco Macaluso

Verrà costruito sul lungomare San Felice, i lavori dovrebbero partire il prossimo anno

Nuovo porto peschereccio a Punta Sabbioni

 

CAVALLINO. A Punta Sabbioni nel 2011 inizieranno i lavori per il nuovo porto peschereccio. La realizzazione è prevista dall'accordo di programma tra Magistrato alle Acque e il Comune, riguardante il territorio fra Punta Sabbioni e la conca di Cavallino. Per questo la giunta ha avviato nei giorni scorsi l'iter per l'approvazione del progetto del nuovo porto peschereccio. Attualmente, infatti, le imbarcazioni vengono ormeggiate una di fianco all'altra per carenza di spazi, mentre con il nuovo progetto da un lato sarà data una sede appropriata ed efficiente alle imbarcazioni da pesca, consentendo alla categoria di lavorare con requisiti a norma di legge, dall'altro l'utilizzo del materiale di scavo per la realizzazione dell'intervento permetterà la ricostruzione degli habitat di velma, cioè banchi di sabbia oggi erosi, lungo il canale di Treporti.  La collocazione al lungomare San Felice è stata scelta anche sulla base di valutazioni contenute nello Studio di Impatto Ambientale. Il nuovo bacino di ormeggio, composto da due moli previsti con strutture fisse di misura complessiva di circa 290 metri, è largo 33. I pontili interni sono invece sia galleggianti che fissi secondo la grandezza delle imbarcazioni. Gli approdi per motopesca sono 47, gli approdi per barchini 84. Un'ampia superficie è destinata a carico e scarico delle imbarcazioni e a parcheggio. Sono parte del progetto edifici per la manutenzione delle imbarcazioni ed un edificio a due piani.  «Il porto peschereccio - afferma l'assessore alle attività produttive Mirco Bodi - porterà dei benefici importanti al settore della pesca». L'intervento prevede anche una rotatoria, un edificio a due piani, con copertura fotovoltaica, che ospiterà celle frigorifere, servizi informativi, ristorante con bar, oltre ad uffici per le associazioni di categoria ed un parcheggio sotterraneo. Una volta approvato il progetto, i lavori dovrebbero partire presumibilmente verso la fine del prossimo anno.  «Si tratta di un progetto - spiega il sindaco Claudio Orazio - che farà parte di una più ampia riqualificazione di tutto il tratto lungo la laguna che va dal Lungomare San Felice fino al Mose».

La Nuova Venezia del 22 dicembre 2010

Porto peschereccio, via all’approvazione del progetto

pubblicata da Comune di Cavallino-Treporti il giorno martedì 21 dicembre 2010 alle ore 12.39 ·

 Nell’ambito dell’Accordo di programma tra Magistrato alle Acque di Venezia e il Comune di Cavallino-Treporti, che riguarda una parte del territorio compreso fra Punta Sabbioni e la conca di Cavallino, la Giunta Comunale ha avviato nei giorni scorsi l'iter procedurale per l'approvazione del progetto del nuovo porto peschereccio. Allo stato attuale, infatti, la portualità peschereccia risulta praticamente assente e le imbarcazioni vengono ormeggiate una di fianco all’altra per carenza di spazi. Tale situazione non privilegia la dotazione di servizi essenziali di acqua, energia, carburante, e crea innumerevoli difficoltà anche nelle operazioni di sbarco del prodotto pescato. L’intervento ha, di fatto, un duplice obiettivo: da un lato viene data una sede appropriata ed efficiente alle imbarcazioni da pesca, consentendo alla categoria di lavorare con requisiti a norma di legge, dall’altro l’utilizzo del materiale di scavo per la realizzazione dell’intervento permette la ricostruzione degli habitat di velma (banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina) lungo il canale di Treporti, esistenti in passato ed oggi erosi, con la funzione di stabilizzazione del fondo marino. Il nuovo porto peschereccio risponde ad alcuni requisiti di efficienza, come la facilità di accesso al mare e alla laguna, accessibilità da terra e disponibilità dei servizi a terra necessari alle attività. La localizzazione presso il Lungomare San Felice è stata scelta anche sulla base di valutazioni contenute nello Studio di Impatto Ambientale, che ritenuto quella prescelta la zona più opportuna.

 

Il nuovo bacino di ormeggio, composto da due moli previsti con strutture fisse di misura complessiva di circa 290 m, è largo 33 m. i pontili interni sono invece di doppia tipologia, sia galleggianti che fissi, in funzione dalla dimensione delle imbarcazioni. Gli approdi per motopesca sono 47, gli approdi per barchini 84. Un’ampia superficie è destinata a carico e scarico delle imbarcazioni e a parcheggio. Sono parte del progetto edifici per la manutenzione delle imbarcazioni ed un edificio a due piani. L’intervento prevede anche un adeguamento della viabilità con la realizzazione di una rotatoria, un edificio a due piani, con copertura fotovoltaica, che ospiterà celle frigorifere, servizi informativi, ristorante con bar, oltre ad uffici per le associazioni di categoria ed un parcheggio sotterraneo.

Una volta approvato il progetto, i lavori dovrebbero partire presumibilmente verso la fine del 2011.

 

"Si tratta di un progetto davvero importante - spiega il sindaco Claudio Orazio - che farà parte di una più ampia riqualificazione di tutto il tratto lungo la laguna che va dal Lungomare San Felice fino al Mose. Oltre al porto peschereccio, vi saranno ulteriori interventi di sistemazione delle rive e di tutta la viabilità concentrata in quella particolare area".

 

"La creazione di un porto peschereccio è una forte esigenza nel territorio comunale - afferma l'assessore alle attività produttive Mirco Bodi - perciò crediamo che questo progetto porterà dei benefici importanti al settore della pesca".

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